Cyberbullismo

Il bullismo, l'odio e la prepotenza nell'era iperconnessa di internet, dei social e delle chat

Il cyberbullo offende e ferisce attraverso messaggi pubblici e personali come post, foto, chat che vengono condivisi online: sono azioni per umiliare qualcuno davanti al pubblico della rete, in modo ripetuto nel tempo.

Magari inizia tutto da uno scherzo, un brutto commento, una presa in giro… Presto però potresti ritrovarti in un incubo senza fine! Perché il cyberbullismo può colpirti anche a casa, ogni volta che sei online, con messaggi offensivi, foto ritoccate, post che parlano male di te…

Dal 2017 il cyberbullismo è un reato per legge!

Il reato di cyberbullismo è una forma di violenza e prevaricazione messa in atto da una persona o da un gruppo contro una vittima percepita come più debole. Avviene tramite tecnologie digitali e per essere tale occorre che sia prolungata nel tempo.

Con Internet, telefonino e altre tecnologie, il cyberbullismo può colpire 24 ore su 24, ovunque si trovino il ragazzo o la ragazza presi di mira, e nemmeno casa può essere un rifugio sicuro.

Il cyberbullismo, a differenza del bullismo, ha un pubblico potenzialmente enorme anche se in parte può rimanere anonimo. Questo può spingerlo a colpire in modo ancora più aggressivo e violento, dicendo cose che dal vivo non direbbe. E le conseguenze possono essere gravi e persistenti.

Forse anche tu aiuti il cyberbullismo e non lo sai...

Non girare, commentare, linkare messaggi che possono essere offensivi o dispiacere a qualcuno. Anche se non li hai inviati tu per primo, puoi far parte dei circolo vizioso del cyberbullismo, magari senza accorgertene. Se ti capita di vedere o ricevere cose del genere, parlane a un adulto di fiducia, segnalalo, cerca di non rimanere neanche uno spettatore passivo. I cyberbulli fanno affidamento su questo.

I social vanno usati per comunicare con gli amici ma nel rispetto della tua e della loro privacy, ad esempio chiedendo loro il consenso prima di “taggarli” se le immagini li riguardano o non caricando video che potrebbero creare imbarazzo o vergogna, anche se ti sembrano divertenti.

Cosa puoi fare se capita a te

Previeni

Innanzitutto previeni che qualcosa che hai postato possa essere usato contro di te, quindi pensa bene prima di postare sui social. Vuoi veramente dire a tutti cosa pensi in ogni momento di loro? Cosa può succedere se posti una foto riservata del tuo fidanzato/a o dei tuoi compagni?

Blocca, segnala e denuncia

Se hai più di 14 anni (o se ne hai meno puoi chiedere ai tuoi genitori o tutori) puoi chiedere al gestore del sito internet o del social network di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi nella rete che ti riguardano. Se entro 24 ore il gestore non avrà provveduto, puoi chiederlo al Garante per la protezione dei dati personali compilando questa lettera modello per la segnalazione/reclamo in materia di cyberbullismo.

Non reagire allo stesso livello e conserva le tracce

Non rispondere ai messaggi in chat, ad ogni commento, ai post, ecc., e se puoi, conserva i contenuti offensivi e blocca i contatti indesiderati. L’unica cosa “buona” del cyberbullismo è che lascia tracce. Quindi salva i messaggi che ricevi o i post che pubblicano: saranno una prova in caso di denuncia. Salvando ad esempio il testo di una chat e segnalando alle autorità competenti la tua situazione è possibile denunciare chi commette il reato di cyberbullismo.

Parlane con qualcuno di cui ti fidi

Un genitore, un parente o un insegnante … ma anche un tuo amico al di fuori della scuola. Mai isolarti, ok? Da soli non se ne esce. Segnala quello che sta succedendo, per te e per le altre persone che potrebbero essere coinvolte in futuro dallo stesso cyberbullo o cyberbulla.

Fatti aiutare da chi difende i tuoi diritti

Puoi segnalarci il tuo caso qui sul nostro sito, in maniera completamente anonima, 24 ore su 24 a questo link AREA HELP;

Poi c’è il Safer Internet Center italiano che mette a tua disposizione due canali a cui puoi rivolgerti. Il primo è la linea di ascolto telefonica 1.96.96, il secondo è la chat di Telefono Azzurro.

Il cyberbullismo si può sconfiggere.

Mettiti nei panni degli altri e segnala

Se succede qualcosa di brutto online, la responsabilità non è mai di una persona sola. Se assisti a episodi di cyberbullismo non restare indifferente. Si dovrebbe essere attenti a chi si ha intorno, andare oltre le apparenze e mettersi nei panni degli altri. Avere il coraggio di chiedere “come stai”, avere il coraggio di fermarsi a pensare e fermare gli altri se si capisce che si sta sbagliando, anche se questo vuol dire andare “contro” quello che fanno gli altri. Puoi segnalare ad esempio ad un docente se capita qualcosa di brutto a qualcuno che conosci! Non avere paura di parlare con un adulto di riferimento per aiutare chi si trova in difficoltà.

Come accorgersi se sta accadendo a una persona a noi vicina?

Proprio per il tipo di violenza che subiscono, la confusione che provano, il senso di colpa e di impotenza, spesso le vittime si chiudono in se stesse e pensano di poterne, o meglio, di doverne uscire da sole. Si ritrovano così in un circolo vizioso da cui è sempre più difficile uscire. Allora è fondamentale l’osservazione e, alcuni modi di comportarsi più di altri, potrebbero aiutarti a capire se c’è qualcosa che non va. Ecco alcuni dei segnali d’allarme.

Cambia improvvisamente il comportamento con gli amici, a scuola, o in altri luoghi dove socializza.

E' restio/a a frequentare luoghi o eventi che coinvolgono altre persone.

Evita l’uso di computer, telefonini e altre tecnologie per comunicare con gli altri.

E' particolarmente stressato/a ogni volta che riceve un messaggio o una notifica.

Mostra scarsa autostima, depressione, disturbi alimentari o del sonno.

Consigli ai genitori e agli insegnanti per prevenire il cyberbullismo

Comunica con i tuoi figli o con i tuoi studenti

Fai loro sentire che possono chiedere consiglio sempre. Ricordati che se temono punizioni o conseguenze negative sarà più difficile che si confrontino o chiedano consiglio.

Educa al rispetto

Fai in modo che Internet e smartphones/telefonini non si sostituiscano alla vita “reale”. Tanto più si identificano in quello che condividono su internet, tanto più possono essere feriti da chi li andrà ad attaccare. Permetti loro di fare esperienze in cui comprendono “il punto di vista dell’altro”, in modo che anche online possano mettere sempre in atto comportamenti rispettosi delle opinioni altrui.

Parlate dei temi della privacy

Devono saperla gestire anche online e devono seguire delle regole che avete stabilito insieme. Non dovrebbero pubblicare mai dati personali né troppe informazioni, foto, video su se stessi, soprattutto di certi tipi (vai su sexting). I cyberbulli potrebbero utilizzare questo materiale per offendere, ricattare, screditare, ecc… . A seconda dell’età, assicurati personalmente che le impostazioni di privacy siano corrette. Se tuo figlio ha meno di 14 anni discutete insieme del consenso al trattamento dei dati (per saperne di più vai alla sezione PRIVACY).

Responsabilizzali. Vince chi parla

Condividi un sistema di valori basato sull’ascolto e sul rispetto dell’altro, contro la violenza (fisica e psicologica) e l’omertà. Il cyberbullismo approfitta di un pubblico che a volte è spaventato e incapace di prendere posizione, altre affascinato e collusivo. Dovresti far capire che senza questo atteggiamento “protettivo” intorno, il cyberbullo non potrebbe agire.

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