Formazione. I laboratori: Istituto Roberto Rossellini – Classe 2C

Durante le 12 ore di progetto svolte nei 4 incontri con i ragazzi della 2C  abbiamo parlato di molti temi.
Abbiamo lasciato che fossero i ragazzi a raccontare qualcosa in più sul loro utilizzo e rapporto con il web. Cosa cercano, cosa trovano e in cosa questo strumento migliori o peggiori le loro vite. Abbiamo approfondito argomenti come il cyberbullismo, il “sexting” e il “revenge porn”.
I ragazzi conosco queste pratiche soprattutto quella del cyberbullismo e abbiamo cercato delle parole – chiave che riuscissero a descrivere come si sentono davanti a queste situazioni. Qualcuno di loro coraggiosamente ha raccontato la propria esperienza (anche emozionandosi), si è esposto creando nei propri coetanei interesse all’ascolto.
L’altro argomento affrontato è stato quello del”‘uso delle droghe psicoattive”. Ci siamo concentrati sulle due domande :” cosa ti toglie la droga?” cosa cerchi quando inizi a cercare droghe e come ti senti “?
Le parole-chiave uscite fuori dopo aver affrontato queste tematiche sono:  Indifferenza, incoerenza da parte degli adulti, paura dell’esclusione, ricerca della propria identità.
La classe ha partecipato (non tutti ovviamente) con entusiasmo alla realizzazione del video dividendosi i compiti in base alle proprie capacità e passioni.

Durante le ore di lezione gli esercizi di teatro sono stati accolti con curiosità ma anche con difficoltà. Il far esprimere il proprio corpo, il guardarsi, l’ascoltatorsi, lo stare ad occhi chiusi e immaginare è per loro un mondo inesplorato ma che gli ha regalato apertura tra loro, più sicurezza e leggerezza cercando di diminuire  l’angoscia del giudizio altrui (cosa a cui loro sono molto molto legati).

I ragazzi vogliono farsi sentire ed esprimersi, vogliono raccontare il loro pensiero. Sono una generazione digitale ma questo (come abbiamo detto anche in classe) dovrà essere il loro valore aggiunto nei confronti della società e del mondo del lavoro. Devono trasformare il pensiero negativo  della “generazione digitale” in un pensiero positivo e innovativo. Questa visione devono essere soprattutto insegnanti e famiglie a renderla reale.

Video Finale

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